Di solito, all’inizio dell’anno, stiliamo la lista dei buoni propositi; siamo ancora, però, nel pieno dell’inverno, uscenti da un periodo festivo intenso e pertanto, spesso, in un “mood” più nostalgico che propositivo.

È a primavera che dovremmo rivedere e correggere quella famosa lista delle cose che avremmo sempre voluto fare e non abbiamo trovato il coraggio o l’occasione di iniziare. Che nella nostra lista ci sia l’iscrizione in palestra o la scalata dell’Everest, poco importa; ciò che conta davvero è l’intenzione di realizzare e portare a termine quanto ci prefiggiamo.

La primavera è il periodo perfetto perché tutta la natura, intorno a noi, si risveglia ed è pronta a rinascere, ancora una volta, dopo miliardi di miliardi di volte precedenti, sempre con successo, senza mai un fallimento. La primavera è garanzia di riuscita, nulla può arrestarla; il mondo vegetale e quello animale rispondono al suo richiamo con rispetto, devozione e partecipazione.

Anche noi, a primavera, ci sentiamo più carichi, più disponibili, più energici in generale. D’altronde siamo collegati con tutto ciò che ci circonda (e non dovremmo dimenticarlo mai).

Per aiutare questa sferzata di gioia nelle nostre molecole, possiamo pensare di disintossicarci un po’ e, magari, perdere qualche abitudine consolidata ma poco salutare. Potremmo decidere di inserire, nella lista dei buoni propositi, qualche settimana detox in cui aumentare l’uso di frutta e verdura freschi e diminuire l’uso di prodotti industriali, cibi preconfezionati, zuccheri.

Se siamo davvero determinati a farci del bene, magari possiamo anche porci obiettivi a lungo termine come smettere di fumare o diventare vegetariani.

La Mindful Eating, grazie alle sue pratiche meditative e di auto-ascolto, è uno strumento perfetto per chi desidera apportare delle modifiche alimentari al proprio stile di vita; non è sempre facile, infatti, cambiare abitudini, soprattutto se ci accompagnano da decenni.

Essere in grado di sentire le proprie emozioni e sensazioni fisiche, mettersi in ascolto di se stessi è il modo più efficace per capire:

  1. Cosa stiamo facendo
  2. Perché lo stiamo facendo
  3. Perché c’è qualcosa che ci ostacola
  4. Perché vorremmo tornare indietro
  5. Perché proseguire, fino alla realizzazione dello scopo

È quasi del tutto inevitabile che difronte ad un cambiamento ci sia qualcosa, in noi, che desidera ripotarci sulla vecchia strada. Lo può testimoniare chiunque abbia voluto o dovuto apportare delle modifiche sostanziali nel proprio percorso di vita.

La Mindful Eating, se si tratta di alimentazione, è un valido aiuto per portare a termine quanto cominciato; accrescendo la consapevolezza interiore è meno facile essere in balia delle proprie emozioni e dei propri pensieri che si proiettano nel passato o ne futuro.

Quando arriva un momento di giudizio verso se stessi o si è preda di sfiducia, impazienza, aspettative, la Mindful Eating può venirci in soccorso e portarci alla ri-scoperta della saggezza (che è sempre presente in noi, solo che non ce la ricordiamo) dei sette pilastri:

  1. Non giudizio
  2. pazienza
  3. Mente del principiante
  4. Fiducia
  5. Accettazione
  6. Non cercare risultati
  7. Lasciar andare

Se anche tu, quindi, per questa primavera desideri rinascere, anche imparando qualcosa di nuovo come l’approccio Mindful Eating, resta aggiornato sulle nostre attività e continua a seguirci!

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