Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, ha inserito nella lista dei buoni propositi per l’anno nuovo quello di dimagrire! Se fossimo ad una conferenza con un ampio pubblico sono certa che alzerebbero la mano almeno due persone su tre. Magari tu, che stai leggendo proprio ora questo articolo, per il 2023 desideri “rimetterti in carreggiata” e buttare giù qualche kilogrammo.

Forse è proprio questo il motivo per cui ti stai interessando di Mindful Eating.

Magari dopo svariati tentativi di dimagrimento tramite diete di vario genere, senza ottenere risultati duraturi nel tempo, hai deciso di rivolgere l’attenzione altrove, verso un approccio diverso dal solito. Curiosità e molta diffidenza ti sussurrano “Prova, non hai nulla da perdere” e al tempo stesso “Tanto non funzionerà nemmeno questo”.

Ho indovinato? Se sì, è perché ho percorso la tua stessa strada e la conosco bene.

Conosco la frustrazione delle diete restrittive di alcuni mesi, quelle che non ti permettono di mangiare una categoria di alimenti ed escludono del tutto dal piano alimentare i tuoi cibi preferiti. Magari funzionano ma non riesci a seguirle per tutta la vita (anche perché spesso non è salutare protrarle nel tempo) e ti causano quel senso di triste rinuncia alle piccole gioie della vita.

Diete nuove ce ne sono di continuo; le riviste specializzate ci scrivono lunghi articoli in cui esaltano le virtù di un alimento specifico (dal frutto esotico alla bacca sconosciuta) o tentano di convincere il lettore della salubrità di regimi alimentari privi di un macrogruppo di nutrienti. Generalmente sono questi i due approcci che si alternano nei mezzi di comunicazione di massa che sono sempre più pervasivi nelle nostre vite.

Per non parlare delle teorie che tirano in ballo qualsiasi attività fisica come mezzo per dimagrire: la corsa con il passeggino dei figli, una certa pagina del Kamasutra, uno sport nuovo che non potrai praticare mai perché non vivi in montagna.    

Probabilmente anche la Mindful Eating subirà la stessa sorte; ne parleranno (forse lo stanno già facendo?) come dell’ultima moda alimentare, quella definitiva che ti cambierà la vita per sempre.

Ma è davvero così? La Mindful Eating è una dieta di grido? Ti fa promesse che non può mantenere?

Mi piacerebbe rassicurarti dicendoti che la Mindful Eating sarà la tua salvezza, promettendoti la risoluzione definitiva all’accumulo di cellule adipose.

In realtà non posso farlo; non posso perché cercherò di farti comprendere che nessuna dieta è magica e perfetta. La Mindful Eating ha molto più a che fare con la tua consapevolezza che con il cibo. Il cibo è il veicolo, la consapevolezza è la strada da percorrere.

Il limite delle diete che hai seguito fino ad ora è proprio questo; delegare al cibo tutta la responsabilità della tua linea.

Non funziona così: il cibo è fondamentale, certo, ma sei tu come essere umano consapevole a determinare come usare il cibo nell’arco della tua giornata. Lo puoi fare portando sempre maggiore consapevolezza agli stati d’animo legati a quello che mangi, ai cibi che ti consolano, a quelli che ti gratificano per 5 minuti.

Nessuna dieta ti ha salvato fino ad oggi perché non ha considerato TE.

La Mindful Eating, invece, mette te al primo posto e tu sarai la tua più grande fortuna.

Buon 2023 a tutti!

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